Itinerario

da Parco Talon a Castel De’ Rossi

Itinerario da Parco Talon a Castel De’ Rossi
ITE G. Salvemini

Questo itinerario si snoda per poco meno di 10 chilometri interamente sulla riva destra del fiume Reno. Inizia dal Parco della Chiusa di Casalecchio per arrivare a Palazzo de’ Rossi. Il percorso è sterrato ma in buone condizioni.

Palazzo de’ Rossi rappresenta senza dubbio una delle residenze storiche più imponenti e prestigiose di Bologna. Fu costruito in stile tardo gotico alla fine del XV secolo su iniziativa di Bartolomeo de’ Rossi, un ricco mercante proveniente da Parma che vedeva nel fiume Reno un’importante via di comunicazione e un’opportunità di commercio. La sua ubicazione è storica, risalente all’antichità. Il nome Pontecchio sembra derivare dal latino “Ponticulum”, poiché qui esisteva uno dei pochi punti di attraversamento del fiume Reno che rendeva il luogo noto.

Adiacente all’edificio principale, fu costruito un villaggio con abitazioni, negozi, stalle, mulini, segherie e cartiere che sfruttavano l’energia delle acque del fiume Reno. Il Palazzo rappresentava un vero e proprio centro residenziale e produttivo e in breve tempo, divenne così rinomato da accogliere personaggi illustri del periodo, tra cui Giovanni II Bentivoglio, Torquato Tasso e vari pontefici, tra cui Giulio II della Rovere, Leone X de’ Medici e Paolo III Farnese.

L’architettura del palazzo cerca di congiungere il cortile interno del castello con il borgo esterno. Il portone e il ponte sopra il canale fungono da collegamento tra due realtà diverse ma interconnesse.

Il borgo venne costruito parallelamente al castello per la gestione agricola dei terreni dei conti Rossi. Aveva una torre colombaia che serviva da punto d’avvistamento e deposito di provviste. Il borgo aveva botteghe al piano terra e residenze di artigiani al primo piano. Originariamente vi si trovavano varie attività come segheria, fabbreria, falegnameria, conceria e stalle, insieme a mulini per carta, grano e polvere da sparo.

Intorno alla cinta muraria del palazzo, si trovano orti testimoni della fiorente produzione agricola.

La chiesa del borgo, dedicata alla Natività della Vergine, ha origini incerte ma probabilmente precede la costruzione del castello. Nel corso dei secoli, i Rossi si sono occupati della sua manutenzione e restauro. Oggi, l’interno del palazzo racconta la storia della famiglia Rossi attraverso dipinti e affreschi.

Il castello, nonostante i segni del tempo, appare ancora nella sua autenticità. Durante la seconda guerra mondiale è stato utilizzato come ospedale militare tedesco e ha subito danni minimi.

La famiglia Bevilacqua Ariosti, attuale proprietaria, si è dedicata al restauro e all’organizzazione di eventi nel castello e nel borgo circostante.