Itinerario

Eccidio di Monte Sole

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I Percorsi della Memoria sono ideati per offrire la conoscenza più intima e profonda dei luoghi e delle comunità che vi abitano. In ciascuno di essi sono proposti degli itinerari che sono costituiti, allo stesso tempo, da luoghi ed eventi. Infatti, durante il percorso che seguiremo, racconteremo le storie personali o collettive di donne e uomini e degli eventi di cui sono stati protagonisti, inquadrandoli nei luoghi in cui, queste storie, hanno avuto luogo o hanno trovato compimento. Siamo convinti che solo in questo modo è  possibile comprendere l’essenza dell’identità di un territorio e, allo stesso tempo, di come alcuni valori sono diventati patrimonio vitale di una comunità.

L’itinerario proposto si prefigge di visitare alcuni dei luoghi più significativi di quella che la storia ha giudicato come la strage più grande, brutale ed efferata che le truppe di occupazione nazifascista hanno compiuto in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale. I territori che, a più riprese, e in località diverse, hanno visto consumarsi i tragici eventi tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944,  hanno come epicentro Monte Sole, in un’area che ha interessato i comuni  di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno.

Nell’area di Monte Sole, le disumane e spietate uccisioni si susseguirono per sette giorni ed ebbero luogo in diverse località, che costituivano centri vitali di una comunità diffusa e che, in quel frangente, si presentava particolarmente accresciuta, anche per la presenza degli sfollati  che provenivano  dalla pianura e da altre località dell’Appenino Bolognese.

L’annientamento quasi totale della popolazione civile, con la conseguente fuga dei sopravvissuti, ha reso, di fatto, l’area di Monte Sole un territorio disabitato, un’assenza quasi totale dell’uomo che tutt’ora perdura. Questo ha permesso alla natura di riconquistare lentamente l’intero territorio, al punto da farlo diventare uno dei principali collettori di biodiversità e varietà di habitat dell’intera Regione. Una ricchezza ambientale che ha trovato pieno riconoscimento nella costituzione nel 1989 del Parco Storico di Monte Sole. Percorrere oggi queste terre significa immergersi totalmente in un ambiente di grande valore naturalistico.

L’itinerario parte dalla Stazione di Pian di Venola e da qui si raggiunge a piedi l’abitato di Sperticano. Nel caratteristico borgo in pietra, tipico dell’edilizia montana dell’Appenino tosco-emiliano, sono presenti alcuni manufatti architettonici di sicuro interesse. Dall’insediamento di Sperticano, il percorso prosegue lungo la strada ripida che termina in prossimità di un gruppo di abitazioni sul retro delle quali ha origine il cosiddetto “Sentiero del Postino”. Il sentiero storicamente ha svolto l’importante ruolo di collegamento tra il fondovalle e gli insediamenti presenti nell’area di Monte Sole; tale importanza si comprende dal fatto che il sentiero si presenta in alcuni suoi tratti lastricato. Questo si sviluppa salendo attraverso il bosco costeggiando le pendici del Monte Caprara, immergendosi totalmente nell’ambiente naturale di questi luoghi. Seguendo il sentiero si giunge a ciò che resta dell’abitato di Caprara di Sopra.

Dopo gli eventi che interessarono questi luoghi, in cui fu praticamente sterminata quasi tutta la popolazione del borgo (si contarono solo otto superstiti), Caprara fu completamente abbandonata dai suoi abitanti.

Lasciandosi alle spalle Caprara si procede verso Casaglia. Qui i luoghi da visitare sono due: i ruderi  della chiesa e il cimitero. In questi luoghi l’intensità e l’efferatezza degli atti compiuti da parte delle truppe nazifasciste raggiunsero la massima intensità. Nel Cimitero furono mitragliate circa 90 persone, quasi tutte donne, moltissimi bambini e diversi anziani, che avevano vanamente cercato riparo nella Chiesa locale.

Dopo aver visitato Casaglia e ripercorrendo la strada già fatta si raggiunge Il Poggio, anche conosciuto come “La casa di Luigi Fontana”. Questa casa è stata per decenni luogo di accoglienza e testimonianza per tutti coloro che si recavano a Monte Sole, grazie all’instancabile attività del proprietario. Sulle pareti dell’edificio sono presenti due murales uno dedicato all’eccidio e uno alla Brigata Stella Rossa. Quest’ultimo ispirato a un acquerello di Sergio Tisselli, permette di individuare alcune delle figure più importanti della brigata partigiana e costituirà l’occasione per narrarne la storia.

Il cammino riprende verso l’ultima località del nostro itinerario interessata da questi tristi eventi: l’abitato di San Martino di  Caprara. Anche qui la popolazione composta principalmente da donne e bambini aveva cercato riparo nella chiesa dell’abitato. A San Martino, dopo averli fatti radunare nel sagrato della chiesa, i nazifascisti fucilarono 45 persone. I corpi oltraggiati furono in seguito bruciati, rendendone praticamente impossibile il riconoscimento.

L’itinerario prevede come ultima sosta al Poggiolo, dove sarà possibile rifocillarsi prima di intraprendere la discesa a valle.

In questo caso sono previste due opzioni la prima non comporta particolari difficoltà sviluppandosi interamente sul percorso stradale. Seguendo la strada si raggiungerà la Stazione di Pian di Venola da cui sarà possibile fare ritorno alle proprie località di residenza. Alla fine la lunghezza del percorso dovrebbe essere di circa 13, 5, richiede un livello medio alto di esperienza escursionistica e la durata dell’intero percorso comprese le necessarie soste è di almeno 8 ore.

Una seconda opzione prevede di effettuare la discesa in direzione di Pioppe di Salvaro, utilizzando un sentiero che costeggiando la Chiesa di San Martino e attraversando la località “Scope” si raggiunge Pioppe. Qui è presente un’altra tappa dell’eccidio la “Botte di Pioppe di Salvaro”, dove furono fucilate 45 persone e i loro corpi gettati nella cisterna colma d’acqua della canapiera. Dalla stazione di Pioppe è poi possibile prendere il treno per il ritorno a casa. In questo caso il percorso si allunga divenendo di circa 15 km e richiede, analogamente al precedente, un livello medio alto di esperienza escursionistica, con una durata dell’intero percorso comprese le necessarie soste è di almeno 10 ore.

Infine si è previsto un itinerario alternativo, sicuramente meno impegnativo, ma che presenta un livello di accessibilità maggiore anche in presenza di eventuali disabilità. In questo caso è consigliabile raggiungere in auto l’ampio parcheggio presente tra il Poggiolo e la Scuola di Pace di Monte Sole e imboccare via di Casaglia fino al Cimitero da cui a ritroso sarà possibile incontrare la chiesa di Santa Maria Assunta di Casaglia,  il Poggio, i resti del Borgo di Caprara di Sopra. Da qui si tornerà alla Scuola di Pace, lateralmente a questa è possibile imboccare una stradina che dopo una breve distanza, termina al Sacrario di San Martino di Caprara, da cui sarà possibile tornare al parcheggio. In questo caso il percorso sarà all’incirca di 4,5 km con difficolta minima e una durata di circa 4 ore, comprese eventuali soste.


The Routes of Memory are designed to offer the most intimate and profound knowledge of the places and communities that live there. In each of them are proposed itineraries that are constituted at the same time by places and events. In fact, during the path that we will follow, we will tell the personal or collective stories of women and men or the events of which they were protagonists, framing them in the places where these stories took place or have found fulfillment. We are strongly convinced that only in this way it is possible to understand the essence of the identity of a territory and, at the same time, how some values ​​have become the vital heritage of a community.

The proposed itinerary aims at visiting some of the most significant places of what history has judged to be the largest, most brutal and heinous massacre that the Nazi-Fascist occupation troops carried out in Europe during the Second World War. The territories that, on several occasions and in different locations, saw the tragic events between 29th September and 5th October 1944 have as their epicentre Monte Sole, in an area that has affected the municipalities of Marzabotto, Grizzana Morandi and Monzuno.

In the Monte Sole area, the inhumane and ruthless killings continued for seven days and took place in various locations, which constituted the vital centers of a widespread community which, at that time, was particularly growing, also due to the presence of evacuees coming from the plain and other areas of the Bolognese Apennines.

The almost total annihilation of the civilian population, with the consequent flight of the survivors, has effectively made the Monte Sole area an uninhabited territory, an almost total absence of man which still continues today. This has allowed nature to slowly regain the entire territory, to the point of becoming one of the main collectors of biodiversity and variety of habitats in the entire Region Emilia Romagna. This environmental wealth has found full recognition in the establishment of the Historical Park of Monte Sole in 1989 with an extension of 2,556 hectares of park area and 3,712 hectares of contiguous area. To travel these lands today means to immerse totally in an environment of great naturalistic value.

The itinerary starts from the station of Pian di Venola and from here you can reach on foot the village of Sperticano. In the characteristic stone village, typical of the mountain buildings of the Tuscan-Emilian Apennines, there are some architectural artifacts of great interest. From the settlement of Sperticano, the route continues along the steep road that ends near a group of houses on the back of which the so-called ” Sentiero del Postino” starts. The path historically played the important role of connection between the valley floor and the settlements of Monte Sole area; this importance is due to the fact that the path is paved in some sections. This develops by climbing through the forest along the slopes of Mount Caprara, totally immersing yourself in the natural environment of these places. Following the path you reach what remains of the settlement of Caprara di Sopra.

After the events that affected these places, in which almost the entire population of the village was practically exterminated (only eight survivors were counted), Caprara was completely abandoned by its inhabitants.

Leaving Caprara di Sopra, you will continue towards Casaglia. Here there are two places to visit: the remains of the church and the cemetery. In these places the intensity and brutality of the acts carried out by the Nazi-Fascist troops have reached their maximum intensity. In the Cemetery, about 90 people were gunned down. The majority of them were women, numerous children and several elderly people who had desperately sought refuge in the local Church.

Leaving Casaglia behind and retracing the road already taken you reach Il Poggio now known to all as “Luigi Fontana’s house”. This house was for decades a place of welcome and testimony for all those who went to Monte Sole, thanks to the tireless activity of the owner. On the walls of the building there are two murals, one dedicated to the massacre of Monte Sole and one to the Partisan Brigade “Red Star”. The latter – inspired by a watercolor by Sergio Tisselli – allows you to identify some of the most important figures of the partisan brigade and will be an opportunity to hear the story of the brigade.

The journey continues towards the last town affected by these sad events: the village of San Martino di Caprara. Here the population composed mainly of women and children had sought shelter in the church of the village as well. In San Martino, after having them gathered in the churchyard, the Nazi-fascists shot 45 people. The offended bodies were later burned, making their recognition virtually impossible.

The itinerary includes a final stop in Poggiolo, where you can refresh and rest before returning to the valley.

In this case there are two options, the first one does not cause particular difficulties as it develops entirely on the road. Following the road, you will reach the station of Pian di Venola from which you can return to your place of residence. As a whole, the length of the route should be about 13,5 km, requiring a medium high level of hiking experience and the duration of the entire route including the necessary stops is at least 8 hours.

The second option foresees to make the descent in the direction of Pioppe di Salvaro, using a path that runs alongside the Church of San Martino and then crosses the “Scope” area to reach Pioppe di Salvaro. Here there is another landmark of the massacre, the “Botte di Pioppe di Salvaro”, where 45 people were shot and their bodies thrown into the hemp cistern filled with water. From Pioppe station it is then possible to take the train back home. In this case the route lengthens, becoming approximately 15 km and requiring, similarly to the previous one, a medium-high level of hiking experience, with the duration of the entire route including the necessary stops being at least 10 hours.

Finally, an alternative itinerary has been planned, certainly less demanding, but which presents a greater level of accessibility even in the presence of possible disabilities. In this case it is advisable to reach the large parking lot between the Poggiolo and the School of Peace of Monte Sole by car and take Via di Casaglia to the Cemetery from which, going back, you will find the church of Santa Maria Assunta di Casaglia, il Poggio, the remains of the village of Caprara di Sopra. From here, you’ll be able to return to the School of Peace. On the side of this, you can take a road that – after a short stretch – ends at the Sanctuary of San Martino di Caprara, from which you can return to the parking lot. In this case the route will be about 4,5 km with a minimum difficulty and a duration of about 4 hours, stops included.